(Questa premessa è fatta direttamente dal Maestro Andrea nell’occasione di una seduta particolarmente numerosa. – Nota del curatore.)
Vi sono stasera molti nuovi ospiti e la presenza sempre costante di voi tutti. Il che, anche se mi rallegra, tuttavia mi dà il dovere di ammonirvi ancora una volta circa il modo di come queste manifestazioni debbano essere accolte da parte vostra. E cioè, non soltanto come un tentativo di chiarire i rapporti tra questa vita e l’altra, ma anche come accettazione di esse con Spirito critico. Sia la vostra libertà interiore a guidarvi, a portarvi verso la verità, al di là delle semplici, facili suggestioni che le “sedute” possono provocare. È necessario, insomma, capire che le manifestazioni medianiche devono essere costantemente investigate su tutti i piani, ma principalmente su quello delle vostre coscienze.
Le nostre verità non sono sempre facili ad accettarsi da parte vostra. Soprattutto quando vi trovate ancora in situazioni confuse, dubbiose, quando cioè abbandonate vecchi percorsi religiosi e spirituali e cercate nuove prospettive. È questo il momento più delicato perché, in fondo, abbandonate certe fedi, ritenute valide e sicure, e vi avventurate verso soluzioni completamente nuove e ribaltate, rispetto alle precedenti. E dunque è anche indispensabile una fede di base, una fiducia, ma anche la cultura di sé stessi, perché molte verità possono essere accolte solo a condizione che in voi si proceda a una revisione dei termini culturali del problema. Ed è quanto volevo dire affinché non si creda che, giungendo qui, tutto diventi semplice o che tutto possa esser preso in maniera leggera, quasi a presenziare qualcosa di piacevole.
Perché anche senza accorgervene, vi assumete qui molte responsabilità. Esse non appaiono e non possono apparire durante la vostra vita in maniera completa, ma poiché – lo crediate o non lo crediate – continuerete a vivere dopo la morte, ebbene queste responsabilità vi resteranno per “dopo”. Naturalmente, significa che lo spiritualismo va assunto nella sua completezza, e che non è tutto una serie di fatti teorici, quanto una nuova norma di comportamento che dovrebbe instaurarsi nella vostra coscienza.