-
Conclusioni
Di fronte all’ipotesi spiritica restano in piedi, come abbiamo detto, altre due ipotesi.
Riguardo alla prima (personalità secondarie del medium), la psicologia insegna che tali personalità si differenziano fra loro e dalla principale sul piano dei sentimenti, degli orientamenti ideologici, del patrimonio mnemonico, del comportamento e, infine, di determinate capacità (ad esempio, suonare uno strumento o parlare una lingua ignota alla personalità principale).
Ma gli automatismi inconsci, costruiti lungo la vita di una persona, sono unici e peculiari di quella persona medesima: ragion per cui personalità secondarie e personalità create dalla fantasia li hanno necessariamente in comune e fra di loro e con la personalità principale.
I parametri linguistici prescelti in questa analisi vengono considerati, a livello scientifico, sufficienti per “fotograre” un autore. Dunque, nella misura in cui possiamo includere detti parametri negli automatismi inconsci, possiamo escludere che l’Entità A rappresenti una personalità secondaria del suo presunto medium.
Resta l’ipotesi di una “immedesimazione” del medium con una persona alla quale la struttura linguistica peculiare della Entità A appartiene.
Potrebbe trattarsi di un “guru” ispiratore realmente vivente sul piano fisico, comunicante per via telepatica.
Resta in tal caso da chiedersi perché L’Entità “A” affermi di non trovarsi sul piano fisico…. Ing. Carlo Traina – Dott. Loredana Angelucci Firenze
N.B. : Parti intere, stralci e rielaborazioni più complete sono in “Informazioni di parapsicologia” (ott. 1985) e nel volume di G. di Simone “Parapsicologia di frontiera” (Mediterranee,Roma, 1989); nonché presentate nel Congresso di parapsicologia di Arezzo del 1984.