IL KARMA

(Da: Capisaldi teorici della dottrina dell’Entità “A”, redatti da Corrado Piancastelli, gennaio 1994, CIP, Napoli

15) IL KARMA

    Premesso che la reincarnazione non prevede vite animali o vegetali (come invece sostengono certe filosofie orientali) per Andrea il karma non rappresenta il destino punitivo dell’individuo legato a errori di vite precedenti, ma è soprattutto — e in ciò il Maestro è assolutamente originale — l’insieme progettuale e propositivo della nuova vita che sta per svolgersi. Il karma, quindi è costituito dal programma che lo Spirito ha stabilito per sé prima di nascere. Di conseguenza, nella nostra vita vi sono cose sulle quali non possiamo esercitare alcuna scelta perché furono decise, sempre da noi, prima di nascere; e altre che, invece, possiamo decidere liberamente durante lo svolgersi della vita. Poiché le linee principali del programma vengono scelte prima, la vera libertà noi la esercitiamo da Spiriti, mentre in Terra siamo costretti a subire la trappola del corpo e le ideologie storiche e culturali del tempo in cui viviamo.

    È importante sottolineare che nel progetto incarnativo non sono ammissibili programmi che implichino attività negative nei confronti degli altri viventi poiché lo Spirito, nel progettarsi, deve sempre uniformarsi a un’etica universale, salvo a venirne meno quando entra nella trappola umana e negli istinti di aggressività e di distruttività che sono alla base di gran parte dei comportamenti sociali.

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