DEFINIZIONE DI DIO

    (Da: “Capisaldi teorici della dottrina dell’Entità “A””, redatti da Corrado Piancastelli, gennaio 1994, CIP, Napoli.)

  19) DEFINIZIONE DI DIO 

    Il Maestro ha dedicato a Dio lezioni sublimi e appassionate ma, sostanzialmente, egli afferma che di Dio sappiamo soprattutto ciò che non è e ciò che non ha: la natura intima di Dio non può che esserci eternamente sconosciuta. Ciò deriva dal fatto che l’infinito è irraggiungibile e poiché anche gli attributi divini (intelletto, potenza, verità) sono infiniti ed eterni, non sarà mai possibile capire la Sua intima natura.

    Ciò nonostante la presenza di Dio è reale e continua e domina la scena universale perché, dice Andrea, noi pur percorrendo le nostre vite autonome non abbiamo mai lasciato il Padre ma siamo perennemente in Lui e in Lui sono tutte le cose, poiché non c’è nessun luogo o realtà mentale dell’Universo in cui non ci sia Dio.

    Eppure, per paradosso, ogni definizione di Dio ci allontana, anziché avvicinarci e dunque Dio è l’unico Essere di cui non dovremmo parlare.

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