avevano prestato direi il loro pastorale appoggio per salvare quelli che volevano convertirsi alla nuova religione e cioè in definitiva non esisteva alcuna garanzia che le cose si sarebbero messe bene. Ora c’è una cosa però che qualcuno può dirmi e che si poteva fare, un sollevamento armato, ma il sollevamento armato era una pura follia , anzitutto vi sarebbe stata una rivolta di sangue in piazza, ma poi cosa potevamo fare noi?, in fin dei conti noi non eravamo un esercito, ciascuno di noi aveva il suo gruppo familiare, il suo lavoro. Dove si potevano prendere le armi in un paese militarizzato e sorvegliato continuamente dalla polizia? Non si potevano prendere armi e dunque ci saremmo esposti ad una maggiore ira mentre poteva restare la probabilità che veramente non si addivenisse a un massacro così totale perché sembrava impossibile poi che veramente si potesse uccidere tanta gente senza nessuna ragione apparente o senza nessuna ragione veramente fondata sul piano umano.
A questo punto sarà bene che interveniate anche voi altri se intendete intervenire, la comunicazione è provvisoriamente finita
D: io vorrei fare una domanda un pò portavoce di altri fratelli, però ritengo che sia stato in parte superata da quando stato detto adesso. In effetti sulle linee un po’ più generali In questo modo: come concilia l’entità il senso che ha che ha avuto in genere il popolo ebreo del commercio, cioè questo suo adattarsi facilmente ad un’attività materiale quale il commercio, l’ attività mercantile con gli alti principi religiosi e sulla religiosità che ha accompagnati da millenni si può dire. Ritengo che si debba riferire ad un livello spirituale di un certo tipo piuttosto caratteristico, solo in quel modo si può giustificare questa conciliazione. Comunque vorremmo sentire questa prima risposta.
A: dice l’entità: effettivamente col passare dei secoli vi è stata una decadenza, vi è stata una decadenza che però trova delle valide attenuanti , siamo sempre stati un popolo disperso un popolo che ha dovuto sempre badare a difendersi ed ha dovuto cercare di accumulare dei capitali per poter fronteggiare le molteplici situazioni in cui si sono poi trovate durante la storia di millenni le comunità sparse per il mondo. Ognuno di noi ha dovuto badare a se stesso ha dovuto rinchiudersi in se stesso in autodifesa. Questo ha portato automaticamente a creare dei gruppi familiari che poi sono diventati dei gruppi economici. Cioè a un certo punto ed egoisticamente la ricchezza e la forza economica ha posto la famiglia ebrea in condizioni di autosussistenza senza dover dipendere da nessuno, e questo naturalmente è stato direi un fatto negativo che ha agito su di noi perché vi è stato un declassamento spirituale, vi è stata una presa di potere, vi è stata insomma un indirizzo politico rivolto all’economia e quindi all’arricchimento con diciamo così un impoverimento di una certa nobiltà che però è rimasto nella ideologia perché in effetti voi troverete degli ebrei ricchi ma degli ebrei che hanno una salda fede nel Vecchio Testamento e nella parola di Dio , cioè nonostante gli agi e nonostante tutte le controversie la fede è rimasta, la fede nel vecchio Dio è rimasta intatta in tutti quanti. E questo è un po’ un miracolo in fondo se vogliamo
D: è questione però di definire bene questo tipo di fede perché potrebbe essere un senso di solidarietà di casta nazionale che si accentra appunto intorno a questa idea fulcro insomma che prende così per comodità , assume il volto del Dio ebreo e che non è altro un elemento catalizzatore veramente che tiene uniti gli ebrei proprio perché è un popolo disperso
A: è anche questo anche questo. Ma se noi avessimo avuto una terra se avessimo avuto uno stato, tutta la nostra politica economica sarebbe stata ben diversa, in fondo noi siamo sempre stati degli estranei in casa d’altri e siamo stati un poco dei ladroni, abbiamo cercato di impadronirci di tutto quello che era possibile per fortificarci, per poterci difendere, per non dover chiedere aiuto a nessuno. Ma io credo però che la fede in Dio sia stata sempre una fede sincera .E’ vero anche che è stato un poco un ideale catalizzatore come tu dici, ma che ci ha tenuti uniti in ogni caso. Veramente io dico che l’ebreo crede in Dio sinceramente ,cerca di rispettare la sua volontà, ma il Dio del Vecchio Testamento non è il Dio del Nuovo Testamento e forse agli ebrei ha nuociuto proprio l’assenza del nuovo Dio. Il Dio del Vecchio Testamento era un Dio in fondo forte, un Dio più egoista, un Dio anche più malvagio e crudele
D: ecco perchè parlavo di livello spirituale
A: il Dio del Nuovo Testamento è stato il Dio del perdono il Dio della povertà il Dio dell’altruismo, ma ci siamo trovati costantemente di fronte a questo Dio nel Nuovo Testamento che ci è apparso sempre travestito, con la maschera grottesca e finta di una pietà e di una misericordia che in realtà sulla terra non c’è mai stata. Ci siamo trovati da una parte col nostro Dio vero che era nel mondo e con un Dio teorico quello dei cristiani che non era più sulla terra perché la cristianità noi non l’abbiamo mai trovata in terra in fondo perché anche da parte della chiesa non vi è stato altro che opposizione, continua, crudele, vi è stata su di noi l’accusa di omicidio del Dio vivente, siamo stati accusati di avere ucciso il Cristo, verso di noi non c’è mai stata una parola di amore. Ora dunque non siamo stati perdonati, se c’era qualcosa da perdonare, nonostante che il loro stesso Dio vivente avesse perdonato tutti dalla croce. Ora qual Dio dovevamo noi amare? il Dio dal quale eravamo tenuti lontano, lontanissimo, attraverso il quale eravamo stati perseguitati? perché le nostre persecuzioni non sono state solo quelle delle dell’ultimo conflitto, noi abbiamo sempre avuto persecuzioni di ordine politico e religioso e gran parte di queste persecuzioni si sono svolte attraverso i canali della chiesa, cioè a dire l’opposizione è venuta dalla piazza, l’opposizione è venuta dall’ ambito teologico e più in alto attraverso la via politica, sicché scacciati noi siamo stati da vari stati ma in questi stati operavano quasi sempre le forze cattoliche che minavano la nostra sicurezza. Ed ecco che noi abbiamo dovuto difenderci sempre e per sempre, e dunque perché dovevamo abbracciare questo Dio così detto della bontà? quando la religione stessa non ci ha mai offerto testimonianza di questa bontà.
D: risaliamo un po’ alle origini, siamo d’accordo per quello che è successo dopo, dopo decenni dopo secoli ma riallacciandoci un po’ anche quello che ha detto il maestro Andrea prima in fatto di attaccamento alla vita prima che all’’attaccamento della vostra idea di vita spirituale. Io vorrei dire che mediante la stessa predicazione di Cristo perfino allla sua morte voi avete sempre aspettato un Dio terreno cioè un Dio che fosse il dio della terra che vi desse un regno sulla terra, quindi già dall’inizio voi avete respinto un regno dei cieli e questo stesso fatto vi ha portato poi alla persecuzione anche ammesso che poi sul piano pratico il cristianesimo ha avuto le sue pecche è andato sempre più degenerando a quei principi, principi della misericordia della pietà umiltà e via dicendo. Dunque c’è stato sempre questo attaccamento al fattore terreno, materiale, fin dall’inizio aspettavate non un Messia ma un re un vero re che addirittura vi liberasse dai romani almeno storicaente questo questo sappiamo, quindi Cristo è stata una delusione per voi
A: certo, certo l’ha detto l’entità che continua: sì Cristo è stato una delusione, per la verità è stata una delusione che è continuata anche dopo. Ora essendo anima non ho più ragione di difendere una o l’altra religione perché qui non ci sono più religioni ,ma Dio è lo stesso, quello del vecchio e del Nuovo Testamento, ma sul piano storico mi tocca dare una difesa, probabilmente questa difesa risente del fatto che ho lasciato la Terra da poco e forse in me c’è ancora una vecchia e logora anima ebrea. Forse certo in me c’è ancora un senso pieno di solidarietà verso i tanti milioni di morti ebrei, e per questa ragione sul piano umano cerco delle giustificazioni che siano anche storiche. Cristo fu una delusione e naturalmente lo è stato anche dopo con conseguenza logica perché il dopo lo abbiamo visto non è stata che una continua persecuzione a noialtri anche da parte di cristiani. Quindi dopo è giustificabile però sembra legato al prima cioè come conseguenza logica. Cristo fu una delusione perché noi aspettavamo praticamente l’incarnazione di questo Dio, i profeti ce l’avevano detto, eravamo tutti in attesa, questo Dio doveva ripristinare la gloria di Davide, doveva ridarci la sicurezza, riportarci uniti, darci la libertà spirituale, darci una forza. Ma non si deve dimenticare che tutte queste nostre richieste si svolgevano anche in un momento in cui eravamo sottoposti a dominazione romana, cioè in definitiva noi non potevamo separare questi ideali col bisogno di essere anche liberati dalla schiavitù romana e non vedo per quale ragione non doveva essere così. In fondo noi non aspettavamo soltanto un Dio spirituale, e non lo aspettavamo perché il dio spirituale ce l’avevamo già,