Il titolo di questa breve monografia del C.I.P. di Napoli per il 1993, rispecchia la situazione reale che il lettore legge in copertina: effettivamente si tratta solo di cenni e di una condensata sintesi della dottrina dell’Entità «A» (Andrea, tutti sanno che questo è il nome per esteso della sigla «A»), di questo nostro comune Maestro che cí ha dato, mediante la trance di Corrado Piancastelli, circa 3000 ore di comunicazioni trasformate ín oltre 10.000 pagine di testo ancora in accrescimento. Si tratta di un materiale talmente straripante, quello dell’Entità «A», che è praticamente impossibile riassumerlo in appena qualche decina di pagine. Ciascun accenno, infatti, avrebbe meritato una discussione ampia e non avremmo dovuto fare un libriccino, ma un volume sicuramente di un migliaio di pagine, a dir poco. Il lavoro di Carlo Adriani, di Maria Cali e di Corrado Piancastelli è quindi utile, soprattutto perché coglie alcuni punti essenziali, anche trascurandone altri certamente importantissimi ma impossibili ad accennare non solo per motivi di spazio ma anche perché il testo si sarebbe appesantito oltre misura. Insomma la rinuncia ad un allargamento dei problemi è stato funzionale all’economia del discorso, il cui scopo è solo quello di dare indicazioni di base ad un neofita per poi rimandarlo al testi più ampi di cui si dà cenno nel corso della monografia. I quali testi, sostanzialmente, sono poi quelli di Giorgio di Simone e di Corrado Piancastelli (tutti pubblicati con le edizioni Mediterranee), le C.D.A. — la Rivista del Centro Italiano di Parapsicologia edita a cura del Gruppo di lavoro di Bologna — ed altri, costituenti comunicazioni ancora inedite, dai quali gli Autori hanno tratto stralci della lezione del Maestro. L’idea di questo lavoro è nata dall’esigenza, più volte manifestata da molti associati, specialmente quelli (ma non solo quelli) che si avvicinano per la prima volta alla dottrina dell’Entità «A», di poter avere una breve sintesi concettuale dei punti decisivi dell’insegnamento. Naturalmente, è bene dirlo subito, la sintesi proprio perché esasperata, lascia oscuri alcuni punti: ma che si vuole?
Tutto il pensiero di «A» esprime il concetto di un viaggio interiore che qualunque neofita dovrebbe anche fare da solo: con l’immaginazione, con la creatività personale, con la fatica quotidiana di voler considerare una dottrina non un passaporto per entrare in un altro mondo, ma solo l’indicazione di una partenza verso una mèta che ciascuno dovrebbe prefissarsi, da solo, in base alla propria voglia di crescere ed alla personale sensibilità. Una sintesi come questa, quindi, non può essere considerata come un manuale per sostenere un esame in un concorso, ma solo come un coacervo di indicazioni per cominciare un passaggio di frontiera… Diciamo tutto questo per prevenire qualche ameno facitore di sentenze pronto a dire che in questo libretto non c’è tutto il pensiero di Andrea, oppure che il testo è «duro», nel senso che presenta asperità linguistiche e concettuali e che bisognerà leggerlo e rileggerlo anche più volte. Si capisce che non c’è tutto il pensiero di Andrea e che vi sono pagine difficili. Non c’è, ovviamente, e come avrebbe potuto esserci tutto il pensiero di Andrea in poche decine di pagine, che ne addensano diecimila, avendo il Maestro cominciato a parlare nientemeno che dall’anno 1946, o giù di li? E non poteva neppure essere una monografia troppo facile — ed il lettore non immagina neppure quanto i curatori abbiano perseguito un modello semplice —, dal momento che l’addensamento è sempre a scapito della divulgazione e che Andrea ha un discorso strutturato filosoficamente e spesso anche duro sul piano culturale. Il gran pregio di questo lavoro, comunque, è che i compilatori hanno fatto parlare quasi solo Andrea, rinunciando ai commenti personali che avrebbero, si, giovato alla divulgazione, ma amplificato le pagine ed i costi della pubblicazione. Il lettore, quindi, specie se neofita, (e neofita non vuol dire ignorante), ma ancora meglio se vuole considerarsi un esperto di «Andrea», consideri questa sintesi come un piccolo contributo in favore dei soci ed amici del CIP; un contributo da cui partire, lo ripetiamo, per iniziare il cammino conoscitivo della meravigliosa lezione di questo straordinario ed irrinunciabile Maestro. Ringraziamo oltre la nostra Cali che ha tracciato la linea guida di questa monografia, con la collaborazione del Gruppo di lavoro di Catania, anche ed in special modo il dr. Carlo Adriani, vice presidente del CIP, per l’attenzione rigorosa verso il testo; un’attenzione da vero filologo, se così si può dire, che l’ha condotto a continui esami e riesami di contenuti e di linguaggio, con la verifica accertata sui testi originari dell’archivio del CIP
E, si capisce, siamo per l’ennesima volta grati a Corrado Piancastelli, sia per la collaborazione al testo e alla continua guida e assistenza morale perché sí portasse a compimento l’intero lavoro, e sia soprattutto per aver fatto dono a tutti noi della sua stupenda, ineguagliabile medianità che lo rende prezioso come uomo di cultura e come guida per la vita di tanti di noí. Ringraziamo, con l’occasione, anche tutti i gruppi di lavoro che in Italia stanno diffondendo la lezione di Andrea. In particolare i nostri appassionati amici di Bologna, di Roma, di Firenze, di Napoli, di Milano e, naturalmente, di Catania. Confidiamo che al più presto anche in altre città la «voce» del Maestro possa portare conforto e chiarezza a tanta gente che ne ha assoluto bisogno.
La Direzione del CIP