VIVERE LO SPIRITO

VIVERE LO SPIRITO

VIVERE LO SPIRITO E SPERIMENTARE LA MATERIA: E’ QUESTO IL MESSAGGIO DI ANDREA.

    Il nucleo fondamentale del messaggio dell’Entità “Andrea”, di cui ora cominciamo a parlare, è che noi siamo esseri spirituali che si sono incarnati in un corpo umano allo scopo di sperimentare la realtà della materia e di percorrere la materialità della vita, nel rispetto della vita degli altri, in un continuo processo evolutivo e conoscitivo.

    Lo scopo della vita spirituale e dell’evoluzione è quello di cercare la strada da soli e di stabilire con la propria sofferta ricerca la direzione del viaggio.

    Perché bisogna ricordarsi che la percezione dello Spirito non è un dono che si trova alla fine di un esercizio di rilassamento ma implica un faticoso cammino che può durare tutta la vita e oltre. Lo Spirito per ritrovare se stesso nella materia, può impiegare più vite, anzi solitamente molte vite, e questo spiega il perché dell’esistenza del processo reincarnativo.

    La maggior parte delle persone non ha la capacità di poter apprendere cose al di là del proprio limite.

    “L’incarnazione della vita è un viaggio esperienziale dello Spirito e deve essere vissuto nell’incertezza dell’arrivo a destinazione. In questo modo l’uomo dà il meglio dell’umano e lo Spirito sperimenta la frustrazione della perdita di Sé, ma anche il desiderio di ritrovarsi, sia pure nella materia corporale” (Il sorriso di Giano, pag. 115). Però – aggiunge Andrea – il rapporto di scambio tra gli esseri spirituali e i corpi, consente alla legge di Dio di ampliare gli aiuti a quelli che sono in Terra. Noi, Spiriti disincarnati, possiamo aiutarvi a costruire le mappe le cui strade tocca però a voi di seguire.

    Alle mappe si aggiungono gli insegnamenti dei Maestri, dei Profeti, le filosofie, le teologie e tutte le possibili strategie per aiutarvi a trovare la strada; ma chi trasmette conoscenze improprie si assume grandi responsabilità verso la Legge.

    L’Entità “Andreea”, rivolgendosi a Piancastelli, gli dice: “Ecco perché qualsiasi cosa tu possa vedere o ascoltare, anche se la descrivi, non servirà a nessuno che non sia già predisposto, ma se insisti troppo ne sarai responsabile. Nessuno può sostituirsi all’evoluzione e al cammino di un altro.

    Non è con la suggestione o coi miracoli che si avanza, ma col lavoro personale di sperimentare attivamente la vita.” (Il sorriso di Giano, pag. 201-202).

    Ogni persona deve mettersi in cammino da sola, si va avanti unicamente col lavoro interiore personale.

    Ecco perché la fede è una conquista, non un dono, e i gruppi che seguono gli insegnamenti di Andrea dovrebbero diventare gruppi di lavoro e di crescita (Piancastelli).

    Infatti, molti sarebbero capaci di recitare Andrea a memoria, ma non saprebbero vivere il suo insegnamento neppure per mezza giornata.  

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