AMORE E RAPPORTI AUTENTICI

amorespirituale

    Per l’Entità Andrea, l’amore spirituale è qualcosa di molto diverso dall’incontro tra una donna ed un uomo a livello biologico, psicologico, culturale o matrimoniale. L’incontro spirituale tra gli esseri è una donazione totale, ma di natura interiore; perché sia perfetta bisogna che sia reciproca. Spesso è solo unilaterale, ma quando esiste da ambedue le parti, questo amore è destinato a non finire, nemmeno con la morte. «So bene — dice Andrea — quanto sia difficile amare concretamente coloro che sono fuori della vostra orbita fisica, spaziale, ma credo che il tutto sia realizzabile acquistando lo schema mentale adeguato, cioè facendo rientrare in questo schema anche gli altri. Il principio di amore che hanno potuto dettare i grandi maestri passati in Terra, ha indubbiamente qualcosa di utopistico, ne convengo, tuttavia non si chiede a nessuno di voi di amare in senso generico e spersonalizzato, ma di crearvi uno schema mentale in base al quale chiunque, per qualsivoglia ragione, debba entrare in contatto con la vostra orbita di azione, possa entrare anche nella vostra immediata disponibilità di amore. D’altra parte, non starete bene finché ci sarà dentro di voi questa negativa smania di possesso, questo voler comunque ed a tutti i costi essere esclusivisti» (CDA 1/1982 pagg. 18-19). Bisognerebbe che i giovani venissero educati a parlarsi chiaramente tra di loro e che molte sovrastrutture venissero eliminate per poter ritrovare la propria autenticità e la propria profonda disponibilità d’amore. I problemi della Terra andrebbero sempre affrontati con chiarezza. Portando l’indagine ancora più in profondità, l’Entità Andrea dice che: «La fondamentale legge dell’Universo è l’Unione, cioè è una legge che poi romanticamente è stata chiamata «Legge d’Amore», ma questa legge d’amore è appunto un’interpretazione romantica, poetica, di una ben più profonda esigenza degli Spiriti di «avvicinarsi» tra di loro; è un’esigenza di ordine cosmico, oserei dire «materialistico», se qui materialistico mi venisse passato nel senso di spiritualistico, cioè di divino, cioè di forza di attrazione fra gli Spiriti, che è data dalla loro natura, dalla loro sostanza in comune. Badate bene, è la stessa Forza che noi troviamo nell’Universo. Essa è presente nella materia che si aggrega, che si scambia e che si aiuta; nell’energia che passa ad un’altra energia; nella morte che genera la vita; nelle cellule che si decompongono per formare altre cellule. C’è trasformazione continua, ma trasformazione qui significa cessione di energia da una parte all’altra, qui la materia riproduce quasi un fenomeno altamente spirituale, una legge di amore, di aiuto, di collaborazione reciproca. La materia è coerente, è compatta, è solida. La materia si ama, le cellule sono innamorate le une delle altre. È una legge di amore a livello meccanico che ritroviamo in maniera funzionale, autonoma, intelligente, negli Spiriti che senza saperlo, o talvolta sapendolo, applicano un Principio ben più universale: la Legge dell’Universo che è la Legge di amore, di conservazione, e che diventa d’amore nello Spirito perché esso riconosce in questa meccanicità, in questa istintività, il marchio, il Segno di Dio» (CDA 5-6 1992 pag. 204). Naturalmente quando Andrea parla di «amore» in questo senso, esprime una metafora e non un sentimento reale. L’amore reale passa sempre attraverso uno stato riconoscibile di coscienza.

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