L’uomo non sempre ha il coraggio di accettare i propri limiti e forse è per questo che si cade nel dogmatismo, nello scetticismo.
Vedete, gli uomini di buona o grande intelligenza si dividono in due categorie (non parliamo dei geni, perché non sono assegnabili a nessuna categoria, e neppure dei ricercatori, o dei poeti, o degli artisti, che sfuggono ad una categoria precisa): quelli che hanno bisogno esclusivamente di credere al di là di ogni ragione, e per essi basta qualsiasi cosa: una croce di legno, un tabernacolo, un altare, un pupazzo. un feticcio, qualsiasi cosa basta per dargli quiete, dargli sicurezza. Vi sono altri, invece, che hanno bisogno probabilmente anche dello stesso feticcio, che in qualche modo incarna un aspetto magico dell’altra realtà, però essi, a questo feticcio, devono giungere attraverso una serie di ragionamenti. Devono persuadersi di certe premesse, e poi accetteranno anche le conseguenze più illogiche. E questi sono in genere gli uomini che si definiscono anche religiosi.
Una categoria a parte sono gli irriducibili: quelli per i quali non basta alcun ragionamento, alcuna ricerca, e che sono continuamente ossessionati dal dubbio. Per questi, spesso, non c’è niente da fare. Talvolta però, in questi individui per i quali sembra non esserci nulla da fare, vi sono delle sorprese. Basta un evento banale qualsiasi per portarli in una delle due correnti precedenti. Gli eventi banali possono essere moltissimi, svariatissimi. Possono essere rappresentati da un sentimento, possono essere rappresentati da una conquista, da un dolore, da una felicità, qualsiasi cosa basta.
Io credo che tutte le filosofie messe insieme probabilmente vi diano la verità, solo che gli uomini sono mal disposti ad accettare le cose ragionevoli dette dagli altri e bisogna che le cose passino attraverso la loro propria esperienza.
Ed è anche giusto, in fondo, che sia cosi, perché ciascuno di voi è un essere solitario ed ha bisogno per sé di cose personalissime. Le esperienze degli altri non contano e, infatti, la Storia come esperienza è la cosa piu stupida che mai sia stata. Non esiste l’esperienza della Storia e non esiste l’esperienza della vita. La storia insegna che le generazioni ripetono continuamente gli stessi errori. Studiare la storia significa quasi sempre perdere il proprio tempo. Da un punto di vista pratico è cosi! Da un punto di vista strettamente culturale è diverso ma, praticamente, la storia non ha mai insegnato niente a nessuno.
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