Evidentemente il processo incarnativo ha rappresentato l’entrata di un elemento “terzo” e del tutto “estraneo” al naturale processo evolutivo biologico della Terra. Questo fatto ha creato una “frattura” fondamentale e di tale portata da creare una distonia e dicotomia fondamentali nell’intero processo di valutazione scientifica. Riguardo all’intera antropologia bio-psico-anatomica dell’uomo gli scienziati si sono trovati costantemente nella condizione di osservare e valutare solo effetti, peraltro del tutto frammentari, mentre sfuggiva costantemente la causa originaria vale a dire lo Spirito.
In altri termini, se nel processo evolutivo dell’uomo non si inserisce una “causa esterna” – cioè lo Spirito – tutto il processo diventa largamente incomprensibile e illogico, com’è naturale che accada basandosi sull’osservazione limitata dei soli effetti. Il pensiero scientifico da parte sua è però estremamente lontano dall’accettare e valutare una simile causa e tutte le situazioni che ne derivano. Atteggiamento distorto e conseguente anche a tutta una serie di visioni e filosofie materialiste e meccanicistiche del processo evolutivo umano, le quali lo hanno sempre pesantemente condizionato, se non addirittura deviato o bloccato e snaturato.
Tutta la serie delle incoerenze incomprensibili scientificamente che si rilevano nello sviluppo evolutivo dell’uomo, che sono molte e basilari!, sono chiaramente spiegabili in chiave spiritualista; come al solito basta cambiare il punto di vista. Obbiettivamente ciò non basterebbe ancora se la Conoscenza non avesse una serie di elementi avanzati, tali da dare quadri di riferimento e di comprensione molto più allargati di quello che consente la scienza attuale. Sono elementi di psicosomatica, di bioenergetica e biogenetica, di strutturazione cellulare, del campo biopsichico ed energetico terrestre ecc. Ovviamente concetti e trattazioni di questo genere non possono essere affrontati qui perché le sole sintesi richiederebbero un intero volume.
Indubbiamente il quadro paradigmatico che abbiamo qui tratteggiato ha uno scopo preciso, quello di dare gli elementi per i quali la condizione psichica si sposti dall’attuale collocazione umano – materialistica a quella umano – spiritualistica. In altri termini è necessario una sorta di “salto” qualitativo che porti l’uomo a una concezione molto più interiore di quella che sia l’attuale condizione generale umana. Serve una sorta di svolta verso l’interiorità e ciò anche in considerazione dell’attuale enorme potenza condizionante della tecnologia, che tende a portare l’uomo verso un radicalismo inconscio della “macchina”. Siamo, infatti, di fronte a una nuova sorta di materialismo condizionante, una nuova forma che ha in larga parte abbandonato l’ideologia per approdare a una versione ancor più alienante di condizionamento, il quale usa l’utilità e la praticità come nuova forma di asservimento. Un elemento complessivo che per se stesso tende ad allontanare l’uomo dall’essenzialità e dall’interiorità.
Siamo di fronte al nuovo pericolo che si presenta attualmente e che continuerà per generazioni a venire, una sorta di ubriacatura di scienza e tecnologia che sono l’antitesi della ricerca dell’interiorità, la vera conversione dei nostri tempi.
Allora un augurio a ognuno a ricercare la vera via dell’interiorità spirituale.