La procedura del cambiamento

La procedura del cambiamento

«…L’uomo possiede una centralità di tipo spirituale che non dipende dalla mente e lo spostamento su questo interno gli crea una nuova personalità, una nuova struttura individuale, un nuovo senso e significato della vita. Spostare il centro dell’attenzione del proprio Io ai di là della sovrastruttura, tecnicamente ricostruisce un’altra individualità. Dal punto di vista psicologico è talmente evidente che, credo, sia inutile dimostrarlo; dal punto di vista fisiologico accade che lo spostamento del centro dell’attenzione evoca e crea una serie di nuovi collegamenti a livello della stessa struttura neuronica con processi di crescita, di sviluppo e di innovazione di nuovi modelli espressivi del cervello stesso. Dunque addivenire a nuovi comportamenti significa costringere il cervello a ricentrarsi su altre prospettive e su altre aree di comportamento… L’uomo può variare la propria identità a piacimento, purché si applichi a produrre il cambiamento, perché così come si è sviluppato lungo la scala evolutiva, così può modificare il proprio assetto mentale, il proprio orientamento nella vita, semplicemente agendo sui meccanismi che già possiede. Voi lavorate per tante cose inutili dalla mattina alla sera che varrebbe la pena vi metteste a lavorare anche per il vostro cambiamento e per l’analisi di voi stessi». (CDA 2/1993).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *