L’ANATEMA: FRECCIA LETALE DI SANTA MADRE CHIESA

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    (Questi testi sono stati tratti dalla Monografia 1992 del CIP di Napoli “INCARNAZIONE E REINCARNAZIONE SECONDO LA DOTTRINA DELL’ENTITA’ “A”, pagg. 29 – 31)

    Qui Corrado Piancastelli ha pubblicato il suo pensiero riguardo a un episodio assolutamente fondamentale della Storia della Chiesa cattolica, peraltro molto articolato e complesso che però la vide in una posizione assolutamente marginale in quanto si era nel cosiddetto periodo del Cesaropapismo, momento storico in cui gli imperatori avevano un ferreo controllo sull’attività della Chiesa e ne condizionavano quasi totalmente le dottrine e decisioni. In effetti tutto quanto scaturì dal Concilio citato nel 553 d. C. avvenne alla corte di Giustiniano a Costantinopoli e quasi totalmente impostato ed elaborato dalla Chiesa bizantina e non romana, la quale vide addirittura papa Vigilio fatto oggetto di violenza fisica dalla guardia imperiale bizantina.

    Si consiglia pertanto di approfondire eventualmente questo argomento importantissimo sul piano storico e della Storia della chiesa cattolica in quanto l’evento conciliare condizionò totalmente la dottrina della reincarnazione nella Chiesa cattolica che non la rivide e rivalutò mai più sul piano teologico.

                                                                                               Marcello Carraro

    Risparmiamo al lettore i 15 articoli costituenti «Gli anatemi contro Origene» espressi dal V Concilio Ecumenico del 2′ Concilio di Costantinopoli (553 d. C.) e pubblichiamo, essendo più brevi, quelli dell’Imperatore Giustiniano — sempre contro Origene — dello stesso periodo. Più o meno la sostanza degli anatema è sempre la stessa e riesprimono i concetti che l’anima non esiste prima del corpo, che quest’anima non può essere mandata nei corpi per espiazione, che neppure l’anima di Cristo esisteva prima: e altre stupidaggini che ci rifiutiamo perfino di commentare. Ma l’esperienza della lettura va fatta, anche perché in tal modo si può avere un minimo d’idea del clima culturale, sostanzialmente autoritario, vessatorio e terroristico, che la Chiesa ha adottato sin dai tempi antichi verso coloro che in piena libertà — ed in prima linea — hanno espresso nei secoli il proprio pensiero divergente da quello della teologia ufficiale. Una tecnica ambigua e perversa che una volta, in mano alla classe sacerdotale, sanciva diritti di abiura o di morte in nome di un Dio portato in sordide aule di tribunali nelle quali si sono celebrati riti orrendi di sangue e di lacrime. Nel restituire onore a Origene o ad uomini come Galilei o Giordano Bruno o Giovanna d’Arco o Giovan Battista della Croce o Calvino noi ripristiniamo in cuor nostro il primato di Dio e dei suoi attributi di eternità e di infinitezza. Inoltre sosteniamo a viva forza e con quanto fiato abbiamo in gola che non intendiamo concepire un Dio asservito alle chiese umane e dunque Gli riconosciamo il diritto di creare quando gli pare e senza dover chiedere il permesso ad una teologia di così basso profilo e così cieca da pretendere che lo Spirito venga creato insieme allo spermatozoo quando questi feconda un ovulo. Una visione retriva e oscurantistica da pieno medioevo: e se su questa base si vuole stabilizzare la futura bioetica scientifica, si sappia che noi non la condivideremo né come persone né come CIP.

                                                                                 Corrado Piancastelli.

GLI ANATEMI DELL’IMPERATORE GIUSTINIANO CONTRO ORIGENE

Costantinopoli, 553 d. C.

I – Contro chiunque dichiari o pensi che l’anima umana preesisteva, ossia che sono stati prima spiriti e sacre potestà, ma che, sazi della visione di Dio, si sono vòlti al male, e in questo modo il divino amore è morto in loro e sono pertanto divenuti anime e condannati al castigo dentro corpi, anatema sia.

II – Contro chiunque dichiari o pensi che l’anima del Signore preesisteva ed era unita con Dio il Verbo prima della Incarnazione e della Concezione della Vergine, anatema sia.

III – Contro chiunque dichiari o pensi che il corpo di nostro Signore Gesù Cristo fu prima formato nel grembo della Santa Vergine e che Dio il Verbo e l’anima preesistente si unì in seguito a esso, anatema sia.

IV – Contro chiunque dichiari o pensi che il Verbo di Dio è diventato simile a tutti gli ordini celesti, così che per i cherubini fu cherubino, per i serafini serafino, in breve, come tutte le potenze superiori, anatema sia.

V – Contro chiunque dichiari o pensi, alla resurrezione, i corpi umani sorgeranno in forma sferica dalla nostra forma presente, anatema sia.

VI – Contro chiunque affermi che i cieli, il sole, la luna, le stelle, e le acque che sono al di sopra dei cieli, hanno un’anima e sono esseri ragionevoli, anatema sia.

VII – Contro chiunque dichiari o pensi che Cristo il Signore in un tempo futuro sarà crocifisso per i demoni, come lo è stato per l’uomo, anatema sia.

VIII – Contro chiunque affermi o pensi che la potenza di Dio è limitata, e che Egli ha creato solo quello che Egli aveva la possibilità di creare, anatema sia.

IX – Contro chiunque affermi o pensi che il castigo dei demoni e degli uomini empi è solo temporaneo, e un giorno avrà fine, e che vi sarà un riscatto per i demoni e per gli uomini empi, anatema sia.

Anatema contro Origene e contro quell’Adamanzio che hanno divulgato queste opinioni alla loro nefanda esecrabile e perversa dottrina, e contro chiunque pensi allo stesso modo, o queste opinioni difenda, o in qualsiasi modo d’ora innanzi in qualsiasi momento presuma difenderle.

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Questi anatemi sono stati tratti da The Seven Ecumenical Councils of the Undivided Church, a cura di Henry Percivae, New York, Scribner’s Sons, 1900, pagg. 318 – 20

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