L’INCARNAZIONE E LA REINCARNAZIONE

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    Perché l’incarnazione e la reincarnazione?

   L’incarnazione è una delle modalità con cui lo Spirito acquisisce l’esperienza della materialità, ma ciò non esclude che vi possano essere altri tipi di esperienze spirituali che tuttavia sono estremamente più difficili da centrare. Infatti lo Spirito sulla Terra è enormemente facilitato dal fatto che le esperienze gli vengono incontro e quindi egli ha la possibilità di scegliere; nell’altro modo, cioè quello di una vita di esperienze spirituali senza incarnazione, invece, avviene il contrario: le esperienze non gli si presentano, se le deve cercare. Il cercarle impegna lo Spirito con la volontà e l’intelligenza. Voi potete anche non avere la volontà e l’intelligenza c, incarnandovi, le esperienze vi cadono addosso ugualmente e, se avete soltanto il buon senso di accettarle e di capire la loro importanza, voi andate tranquillamente avanti per la vostra strada• (CDA 1973 pag. 27). Abbiamo visto che lo Spirito tende istintivamente verso certe esperienze primarie e fondamentali e tra queste, ovviamente, c’è anche l’incarnazione ed il percorso nella materialità. Dice •Andrea•: •Bisogna viverla la vita! Non viverla nel senso dell’errore, ma viverla nel modo saggio, nel modo giusto, prendendo l’una cosa e l’altra della vita, facendo il giusto confronto e traendo la giusta e onesta conseguenza. Bisogna sapersi scuotere. Quando la propria vita passa senza fare nulla di buono, vuol dire che sì sta sbagliando e che bisogna correre ai ripari. Parlo di quella vita indipendente dal lavoro. Il lavoro vi dà soddisfazioni, vi fa vivere, mangiare; esiste però tutto un mondo interiore di attività spirituali, mentali, di studio. Non dite: “Sono già vecchio…” Non c’è mai età. Basta cominciare, qualunque cosa si acquisti, c’è una ragione per farlo• (RDX pag. 72). •La cosa utile lo Spirito la deve sentire•! Se sentite l’esigenza di sperimentare e fare esperienze, allora vuol dire che è giunto il tempo di farle; ma se non sentite tutta questa necessità e tutto questo desiderio, fareste una cosa controvoglia. La cristallizzazione è più mentale che sociale: si può essere attivi restando in dieci metri quadrati, e si può essere cristallizzati correndo per il mondo, come inseguiti da una bestia. Non ha importanza il luogo, non è una questione di muoversi materialmente, ma di muoversi •interiormente•. Con la mente non dovete fermarvi mai dentro di voi. (RDX pag. 71). E’ valido ciò che viene acquistato con calore, con intensità, con penetrazione. (RDX pag. 68): cioè con partecipazione. •Questa esperienza di materialità si divide in mille rivoli: mestieri, attività varie, vite complesse, ma il tutto si riassume nella formula di «assimilare• la materialità come elemento di contrasto con la propria essenza• (RDX pag. 68). Esperienze formidabili possono farsi anche in vite che apparentemente non presentano alcun interesse sociale.

    «Un uomo che per tutta la vita cerca l’elemosina può fare un’esperienza molto più grande di un uomo che per tutta la vita sta invece sul microscopio. La cosa più apparentemente insignificante può essere di grande esperienza e significato» (RDX pag. 68). È ovvio che non è possibile assimilare in una sola vita tutto il potenziale del piano della materialità offerto dalla Terra ed è per questo motivo che lo Spirito sente l’esigenza di tornarvi più volte, predisponendo per grandi linee un suo progetto di vita che gli consenta di realizzare quel gruppo di esperienze che gli interessa appercepire e conoscere. La serie degli atti incarnativi a finalità esperienziali e conoscitive costituiscono la logica profonda del processo reincarnativo.

 

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