(Da: Capisaldi teorici della dottrina dell’Entità “A”, redatti da Corrado Piancastelli, 1994, CIP, Napoli)
12) IL LINGUAGGIO DELLO SPIRITO
Come umani è per noi impossibile comprendere il linguaggio dello Spirito, ma ci possiamo avvicinare a esso recuperando la nostra interiorità, cioè il luogo mitico dell’Anima presente in ogni vivente. Occorre, in altri termini, creare un nuovo centro dell’Io includendovi la coscienza spirituale che è cosa diversa dalla coscienza psichica che appartiene al cervello; ma per ottenere un risultato del genere bisogna modificare la trappola ideologica che ci costringe a essere umani in modo talmente sottomesso (regole, tabù, obblighi e costrizioni psicologico-pseudo morali ecc.) da farci completamente dimenticare che sulla Terra noi siamo venuti per vivere in funzione dello Spirito, non per obbedire alle morali umane.
Il libero arbitrio va “speso” solo per capire che la vera libertà è la sua rinuncia in nome di Dio o dello Spirito. Chi crede di essere libero senza Dio è come la Tenia. Prima o poi verrà espulso.