L’ORDINE DELLA MATERIA E L’AUTONOMIA DELLO SPIRITO

3) – L’ORDINE DELLA MATERIA E L’AUTONOMIA DELLO SPIRITO:

(La comunicazione nel testo originale appare autonoma, non compare cioè una domanda specifica riguardo al tema trattato. – Nota del curatore.).il bene è non fare il male

A. – Facevo un riflessione sulla situazione della Terra, in questo periodo di transizione, per così dire, che attraversa la vostra civiltà. E trovavo che, in fondo, a voi parzialmente sfugge il senso di questo periodo di grande confusione o di crisi che attraversate, mentre a me sembra che ciò sia una conferma della presenza dello Spirito, della libertà dello Spirito. Perché è proprio l’esistenza di questo apparente caos che vi dimostra che non può trattarsi di una semplice evoluzione della materia, perché la materia procede con una lentezza esasperante ed entro certi canali piuttosto ristretti, piuttosto intuibili e definibili. Mentre il grande caos che proviene dall’autonomia dell’uomo rispetto alla materia, sta proprio a dimostrare che vi è un disordine a livello spirituale, e che l’interdipendenza funzionale tra lo Spirito e la materia appare in questo disordine-ordine che segna il momento storico che state attraversando; che tanto più è confuso, tanto più mi sembra capace di provare, in via indiretta, l’esistenza dello Spirito. Perché la materia, da sola, per quanto organizzata e perfetta, non sarebbe stata capace di combinare un tale disordine, così come lo avete combinato voi (La comunicazione è di diversi decenni fa, ma la situazione di transizione e di caos della condizione umana a cui accenna il Maestro Andrea continua anche ai nostri giorni… – Nota del curatore) . Ed è proprio così in fondo.

La materia procede per successioni logiche, conseguenziali e normali: uno più uno fa due, e non fa quattro. Perché essa percorre canali obbligati e non può fare diversamente. Invece voi, no. Voi saltate spesso tutti gli ordini e le successioni, e in questo è la conferma della vostra autonomia e della vostra libertà rispetto alla materia propriamente detta, alla materia organizzata. Dunque, anche in questo e attraverso questo, si può scorgere il segno della spiritualità. E la spiritualità qui non vuol dire bontà, o cosa buona, o cosa perfetta. La spiritualità la ritroviamo anche nelle cose non buone o imperfette. Anzi, essendo esse propriamente imperfette, si rivelano autonome, ed essendo autonome si distanziano sempre più dalla materia che non è autonoma, e che segue una legge di coerenza.

Io cercherei costantemente il disordine, perché attraverso queste manifestazioni estemporanee e libere si manifesta pienamente l’autonomia e dunque la libertà dell’essere umano e si dimostra così proprio quello che si vorrebbe negare. Il fatto è che si vuole sempre associare, illogicamente, la spiritualità con il buono, col bello, con l’ordine. La spiritualità non è ordine, ma si muove sempre in maniera disordinata in Terra. Direi che, forse, proprio i grandi esempi della spiritualità, sono la dimostrazione di questo: le figure del Cristo, di Francesco d’Assisi, di Maometto o di Confucio ecc. … sono tutte figure rivoluzionarie. (L’affermazione se è immediatamente comprensibile per le prime tre grandi figure non lo è per Confucio, almeno sulla base delle nostre conoscenze e concezioni attuali della sua dottrina filosofica tendente fortemente all’orrdine nella società. Sarebbe stato necessario approfondire la questione direttamente in seduta. – Nota del curatore.). Sono figure che dimostrano come esse non potessero dipendere dall’ordine della materia. È l’indisciplina il segno distintivo della libertà rispetto alle norme codificate implicite nella materia.

Naturalmente, questa potrebbe apparire una debole prova. Diciamo allora soltanto che è una prova aggiuntiva, che sul piano filosofico meriterebbe una sua spiegazione, che non può essere data se non accettando il presupposto di una distinzione netta tra Spirito e materia, di un’autonomia dell’essere e di una non-autonomia della materia rispetto all’essere. Sono cose sulle quali comunque conviene meditare.

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