MARIA CALI’: Gruppo di lavoro di Catania

Relazione tecnica

MARIA CALI’

Coordinatrice ( Gruppo di Lavoro) di Catania

Ho sentito doveroso, oltre che gratificante, partecipare a questo incontro per presentare il nostro gruppo, (nato a Riccione nel 1990, durante un Convegno di Parapsicologia,) a seguito della conoscenza di Piancastelli. Avevo partecipato al Convegno dopo anni di letture nell’ambito del settore, fino al punto di raggiungere una saturazione e una lunga conseguente pausa di chiusura, durata anni.

Piancastelli, quell’anno, era uscito dell’anonimato con la pubblicazione del libro “Il sorriso di Giano” raccontando, fra l’altro, la sua importante esperienza, che mi colpì, fra le tante relazioni ascoltate, in maniera singolare.

Al Convegno ero andata con un’amica, Pinuccia Tregua, con cui scambiammo sensazioni e opinioni.

Dopo alcuni mesi, decidemmo di dare vita ad un gruppo, stavolta consapevolmente, per elaborare insieme i contenuti dei messaggi di A.

Fra questi, solo tre erano di Catania e solo uno, Maurizio Villa, oggi frequenta il nostro gruppo con una presenza preziosa, dal momento che è il più informato nella conoscenza dei messaggi dell’Entità A.

Fra l’incontro con Piancastelli e la formazione del gruppo, trascorsi un’estate divorando tutti i libri che contenevano i messaggi di A. e lo feci alla mia maniera, ricavandone appunti da elaborare successivamente, sia con il gruppo di Catania al quale, di incontro in incontro ne trasmisi poi l’essenza, sia con il CIP di Napoli, a cui inviai la mia ricerca, e dalla quale Piancastelli e Adriani vollero elaborare un volumetto ” Leggere un Maestro”, che porta anche i nostri nomi.

Il 3 maggio 1992, Piancastelli ci comunicò la decisione del Consiglio Direttivo del CIP di ufficializzare con la denominazione ” Gruppo di Lavoro di Catania” il punto di ascolto della nostra città.

Da allora abbiamo lavorato in sintonia con le indicazioni ricevute di volta in volta, rafforzando il nucleo iniziale e cercando sempre di espanderlo. Quest’ultimo proposito è il più difficile da realizzare, perché il gruppo funziona a ” fisarmonica”, cioè si allarga e si restringe ciclicamente: si allarga per un fenomeno di curiosità e si restringe per una reale assenza di coinvolgimento quando viene richiesto un minimo di impegno, ai vari livelli, da quello di associarsi a quello di rappresentare una presenza più o meno costante agli incontri quindicinali.

Ciò nonostante, andiamo avanti senza stancarci, paghi del riscontro di crescita personale, di amicizia e affinità spirituale con i soci più stabili.

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