MEDIANITA’ ED EVOLUZIONE

La medianità è una fenomenologia della condizione umana ormai accettata come tale e nelle sue caratteristiche dall’ambito parapsicologico (basti pensare a Mylan Rizl) e della psicologia medica, e che ebbe ricercatori del livello di Ian Stevenson della Scuola di Medicina della University of Virginia.

Questo lo stato di fatto che però non prende in considerazione i contenuti, i quali hanno diversissimi livelli su questo aspetto; teniamo presente che ci riferiamo a VERA medianità e non a tutta quella pletoria di fenomeni particolari che vanno dalla medianità fisica a tutta una serie di manifestazioni di livello animico o inconscio.

Facciamo queste breve premessa per parlare della cosiddetta Alta Medianità che ebbe un impatto epocale a cominciare dal 1946 con l’emergere delle due grandi medianità di Roberto Setti a Firenze e Corrado Piancastelli a Napoli. I maestri del Cerchio Firenze ’77 dissero chiaramente che erano venuti a portare la Conoscenza necessaria alla nostra epoca e la loro condizione attiva finì nel 1984 con la morte del medium. A Napoli non si ebbe una dichiarazione precisa di questo genere ma venne invece a crearsi una vera e propria nuova dottrina di vasto impatto ed estremamente allargata ed avanzata, poi codificata in 19 “capisaldi teorici” nel 1994 dallo stesso medium Corrado Piancastelli.

Chiaramente siamo di fronte a due elementi di altissimo livello che hanno connotato il momento epocale.

In altri termini, queste due medianità sono servite a porre in atto questo grandissimo progetto di Conoscenza e culturalità spirituale, che chiamiamo in questo modo in quanto era questa la base “culturale” che era emersa al CIP e che si voleva dare al messaggio e alla dottrina del Maestro Andrea, così la vedeva e impostava anche l’amico Giuliano Taesi consigliere medico-scientifico di Corrado nei nostri incontri bresciani.

Tutto ciò per dire che ogni altro messaggio medianico se non dà elementi nuovi e avanzati non serve a nulla se non a certe valenze consolatorie, a melenserie, inutili riproposizioni ecc.

I grandi messaggi ci sono stati dati e non li abbiamo neppure ben capiti ed elaborati per tante ragioni, e peggio ancora non hanno dato luogo a trasformazioni vere e proprie dell’ambito e della spinta interiore. Non dobbiamo pertanto cercare il nuovo a tutti i costi ammesso che ci sia del nuovo VERO e REALE!

Qualche anno fa mi posi una serie di domande su quale doveva essere il prosieguo della medianità nel nostro particolare momento, lo vidi in tutta una serie di elementi che andassero a far capire ed aiutare le persone nella loro condizione incarnativa pratica e culturale. Lo capii quando si aprirono certe strade e non altre. Strade che si potessero controllare e gestire in maniera chiara e organizzata. Ecco le ragioni per cui non trovo interesse a certe richieste di ampliamenti delle messaggistiche che andrebbero esaminate a fondo nel loro effettivo valore di NOVITA’ ma ancor di più su quello della NECESSITA’ visto che mi sembra di notare con estrema chiarezza che gli obbiettivi siano ben altri e che debbano inoltre andare a scuotere una interiorità che era proprio ciò che raccomandava il Maestro Andrea.

Abbiamo cioè ancora bisogno di comunicazioni dopo che le abbiamo avute ad altissimo livello per quasi settant’anni, siamo stati così bravi da averle capite tutte e superate al punto di aver bisogno di altro ancora?

Scusate la franchezza poi ognuno ne tragga le risposte di conseguenza!

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