PRESENTAZIONE. CDX 1/1981 – ANNO 5
Questo primo fascicolo della serie 1981 tratta ben sei argomenti di varia natura.
Vi è la disamina del termine “felicità” e del reale significato che può avere questa espressione in Terra, con un confronto con l’utopistica “pace” così come la si vorrebbe umanamente, in rapporto con una condizione fondamentale dello Spirito, che può definirsi in senso più esatto come pace autentica.
Partendo poi da un’esperienza “medianica”, l’Entità Andrea torna in maniera più sottile e “funzionale” sulla differenza che esiste tra “guscio” e anima propriamente detta.
Il consapevole equilibrio, apparentemente, senza emozioni e sentimenti, del saggio, viene poi riproposto. Un’apparente “indifferenza” che sottintende invece una visione più ampia, logica e serena della condizione umana nel travaglio dell’esperienza “materiale”.
In rapporto alle temute “possessioni” spiritiche, l’Entità Andrea si sofferma quindi sulle reali responsabilità dello Spirito – in Terra – e sulla non significanza dei “gesti” che il corpo come tale può compiere, lungo la vicenda umana.
Il “non intervento” di Dio ribadisce dialetticamente, e con la solita inattaccabile logica, perché la Divinità “non può” entrare nelle faccende umane, regolate – nel bene e nel male – dal sovrano principio dell’esperienza, come assunzione successiva di “conoscenza”, sulla via maestra dell’evoluzione spirituale.
In ultimo, ci si sofferma sulla ricerca dello Spirito, lungo itinerari universali, che è poi anche ricerca dell’uomo, sempre nell’ambito della vera conoscenza illuminata dalla “presenza” di Dio.
GdS
(Il fascicolo non reca alcuna datazione delle comunicazioni. – Nota del curatore.)