PRESENTAZIONE HISTORIA DI ‘A’

PER UNA HISTORIA DI A

Iniziando a pubblicare una selezione delle lezioni di Andrea del cosiddetto “primo periodo” (dal 1950 al 1960, ma ve ne sono altre ancora di epoca precedente che stiamo cercando di recuperare presso vecchi soci), intendiamo fornire ai cultori del Maestro un materiale storico temporalmente ordinato1. Ma lo scopo principale che ha informato la nostra decisione è anche un altro, forse più importante. Leggendo queste lezioni ci si accorge che Andrea ha insegnato per gradi e nel tempo senza però mai rinunciare a una grande qualità culturale e conoscitiva. Per gradi vuol dire che via via che crescevano (spiritualmente) i fratelli testimoni, il Maestro ha regolato la profondità e la complessità del messaggio. In questo modo, senza che nessuno glielo avesse chiesto, Egli ha realizzato spontaneamente, negli anni, l’insegnamento con un preciso metodo didattico, consegnandoci un materiale conoscitivo prima più elementare (si fa per dire!) e poi più complesso. Lo straordinario di tutto ciò è la perfetta tenuta e continuità dell’insegnamento che, anche con le variazioni e le gradualità delle difficoltà, non si contraddice mai, per cui una lezione del 1950, se anche appare più semplice nella forma letteraria, possiede in “nuce” tutto quanto lo stesso Maestro ha poi nuovamente elaborato negli anni successivi. In tal modo, a posteriori, il disegno concettuale di Andrea si fa chiaro e potente e può essere seguito con grande beneficio sia dalla persona semplice che culturalmente sofisticata, poiché nell’organizzazione del discorso Andrea ha didatticamente tenuto conto dei tempi umani e culturali di crescita e di formazione, con una precisione e una efficacia veramente sorprendenti.

La Redazione

(La nuova redazione si è certamente accorta che era necessario dare una maggiore apertura conoscitiva alla storia delle comunicazioni del Maestro Andrea, in particolar modo alle fasi iniziali, cosa che in passato non si era verificata, creando con ciò notevoli “stacchi” conoscitivi, cosa che da parte nostra abbiamo evidenziato nella NOTA INTRODUTTIVA. In effetti il passo ora compiuto è alquanto tardivo e incompleto, ma certamente aiuta a dare una nuova visione del periodo iniziale delle comunicazioni e del loro sviluppo pratico, concettuale e di insegnamento complessivo.

In realtà se si colma una lacuna pratica e di conoscenza culturale si apre in parallelo un problema estremamente complesso per le ripercussioni e i dubbi che si generano, in quanto la strutturazione di queste prime trattazioni è fortemente appesantita a livello di concetti e linguaggio che diventano palesemente stridenti – e anche oppositivi – con i livelli dialettici ed espositivi che si porranno in atto in tempi successivi. Forse sarebbe stato utile che queste trattazioni fossero state pubblicate a parte e con un forte apporto di commenti e valutazioni, riguardanti anche l’ambito e il livello dei partecipanti alle sedute del “primo periodo”. – Nota del curatore.)

1 Non si comprende bene come sia stato impostato l’ordinamento di questa “Historia di A” di certo si conosce solo il decennio a cui si riferisce. forse il senso cronologico è quello della numerazione che vi è apposta, mancando una precisa datazione delle comunicazioni. Certe parti risultano inoltre già pubblicate e la doppiatura evidenziata. – Nota del curatore.

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