Il programma incarnativo dello Spirito

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Da: “Leggere un Maestro – Breve sintesi della dottrina dell’Entità “A”, a cura di Carlo Adriani, Maria Cali e Corrado Piancastelli, CIP, NAPOLI, Monografia 1993)


IL PROGRAMMA INCARNATIVO DELLO SPIRITO

     Il problema vero è che lo Spirito decide il suo progetto di vita prima di entrare in un corpo, in accordo con la Legge universale e divina.

    Precisamente questo è il punto che costituisce una delle radicali novità dell’insegnamento dell’Entità “Andrea”, nel fatto cioè che viene per la prima volta affermato con chiarezza che lo Spirito decide, prima ancora di incarnarsi, quale deve essere, nelle linee principali, il suo programma di vita.     In base a questo principio è evidente che il libero arbitrio diventa una facoltà che, per quanto riguarda gli orientamenti fondamentali della vita, si esprime nella sua pienezza “prima” di nascere e molto meno dopo. Infatti “dopo” la nostra libertà è enormemente condizionata dai limiti del corpo e dai condizionamenti socio culturali.

    Tuttavia, il “prima” è avvolto nella più totale dimenticanza per evitare l’emotività del ricordo di vite precedenti, e la suggestione di un passato che ormai è stato superato. 

COMMENTO

DI MARCELLO CARRARO

 

    Ho deciso di commentare questo breve capitolo della monografia per un insieme di ragioni che diverranno evidenti nel prosieguo. Va evidenziato che il brano è basilare e tratta della descrizione fondamentale di tutto il processo incarnativo dello Spirito, di come cioè lo Spirito affronta tutto il ciclo delle esistenze in Terra. Questa fase pre-incarnativa – a nostro parere – deve essere meglio definita e precisata; vogliamo cioè ancor meglio spiegare ciò che avviene e che si esplicherà in Terra, e che darà un quadro ancora migliore di quell’infinito paradigma umano rappresentato dal concetto di libero arbitrio che ha fatto versare immani fiumi d’inchiostro  e di parole nei secoli.

    Stiamo ovviamente riferendoci a incarnazioni alquanto avanzate e nelle quali l’entità che andrà a incarnarsi è già in grado di avere una visione piuttosto chiara delle esperienze che gli saranno necessarie. Siamo cioè in una fase di preparazione che impegna fortemente lo Spirito in quanto si tratta di approntare un “quadro” incarnativo che dovrebbe soddisfare le necessità esperienziali in Terra, e sulle cui esecuzioni veglierà lo Spirito guida con grande discernimento e intelligente accortezza. Entità evolute potranno entrare in questo momento preparatorio, in questo quadro di valutazione esperienziale, in ordine alle sue necessità e alle sue fasi pratiche, quelle necessarie cioè alla più completa riuscita delle necessità esperienziali che andranno a costituire cioè le vere e reali esperienze in Terra. Queste grandi esperienze di Maestri o Spiriti comunque evoluti saranno messe a disposizione dell’entità che si andrà a incarnare  nella sublime logica di amore universale che “chi più conosce aiuta chi meno conosce”.

   Fatte queste premesse va detto che vi sono anche altri elementi da focalizzare e sono quelli che si solito non vengono mai trattati… Le entità infatti sono in grado di conoscere e “vedere” il processo incarnativo in Terra nella sua interezza e conoscono totalmente o quasi il suo svolgimento sul piano della materia e nel corpo, e lo accettano nel suo svolgimento, per cui tutto è predefinito e già presente in potenza come nella pellicola di un film. Ecco che allora il cosiddetto “libero arbitrio” umano si riduce a ben poco o nulla, in pratica questo è completamente sottratto alla condizione decisionale umana in quanto già totalmente accettato a livello di Spirito disincarnato. Questo è il quadro della grande commedia umana in cui la presunzione arriva a livelli tali da assurgere al ruolo di vera e propria pochezza e miseria dove l’orgoglio e la presunzione la fanno veramente da padroni…

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