REINCARNAZIONE: Citazioni varie ( Guido Taricco )

REINCARNAZIONE: Citazioni varie

a cura di Guido Taricco

Induismo: Secondo la Svetasvatara-Lpanishad

La divinità (brahman), che abita come spirito (atman) nel cuore dell’uomo, ha creato l’universo utilizzando [a sua potenza (saki) secondo le tre modalità (guna) della natura, che sono: l’immobile luminosità (sattva), l’attività (rajas), l’inerzia o l’oscuramento (tamas). L’anima individuale (jiva) s’incarna in un corpo secondo particolari condizioni che sono conseguenze delle sue precedenti azioni, cioè del «Karma» passato. Questa reincarnazione condizionata si collega anche ai temi della Bhagavad-Gita, sostenendo che il brahman, incondizionato ed onnipresente, può essere conosciuto durante la meditazione da coloro che, animati da una grande fede (bhakti) «lo scorgono collocato entro il proprio sè.»

Bhagavad-Gita, Capitolo IP, dal versetto 11 in poi: (Krishna si rivolge ad Aduna)

«Tu piangi su uomini per i quali non ci si deve affliggere, e tuttavia le tue parole sembrano quelle della saggezza. I veri saggi non soffrono nè per i vivi nè per i morti. Non vi è mai stato un tempo nel quale io non fossi, nè tu non fossi, nè tutti questi dominatori non fossero. Nè vi sarà mai un tempo nel quale tutti noi cesseremo di esistere. Come l’abitante di questo corpo passa dall’infanzia alla giovinezza e alla vecchiaia, cosi pure in un altro corpo. Questo non sconcerta il saggio…Come un uomo cambia un vestito usato, per prendere uno nuovo, cosi l’abitante del corpo, lo spirito incarnato, abbandona i corpi logori e poi ne assume altri che sono nuovi. Le armi non possono ferirlo, le fiamme non possono consumarlo, l’acqua non può bagnarlo nè il vento disseccarlo. Non può essere trafitto, nè può essere bruciato, nè può essere bagnato, nè può essere disseccato. È eterno, onnipotente, immutabile, esistente per l’eternità »

Buddhismo: Nei «dialoghi» tra il re Milinda ed il saggio buddhista Nagasena, alla domanda del re: «Esiste un essere che passa da un corpo ad un altro dopo la morte?», il saggio risponde: «…vi è rinascita, e l’anima non è affrancata dai suoi peccati anteriori»; e poi indica sedici maniere per produrre le percezioni delle vite anteriori, e consiglia di ricordarne due: il ricordo attraverso il riconoscimento spontaneo, come nel caso di alcuni santi e attraverso la meditazione.

Egitto Antico: «O anima cieca! Impugna la face ( falce ?)dei Misteri e scoprirai nella notte terrena l’altro te stesso luminoso, la celestiale Anima. Segui questa divina guida e sia essa il tuo Genio, poiché possiede la chiave delle tue esistenze passate e future». (Esortazioni agli iniziati nel Libro dei Morti).

Apologia di Socrate: pane terza

…Se invece la morte è come fare un viaggio di qui verso altro luogo e la tradizione afferma il vero dicendo che di là vi sono tutti quelli che sono morti; in tal caso si può forse pensare un bene maggiore di questo, o giudici?… Ci pare che sarebbe di scarso valore questa trasmigrazione?… Così pure, ed è la cosa più importante, passerei il mio tempo interrogando e mettendo a prova quelli dell’al di là, come facevo qui, per vedere chi è sapiente e chi crede di esserlo e non lo è affatto… Sono molte le ragioni che di là danno una felicità maggiore; felici particolarmente anche per questo, che per tutta l’eternità, se pur sono vere le tradizioni, sono immortali…

Nuovo Testamento:

Vangelo secondo Matteo (11-14; titolo: Elogio del Battista)

…ora, se volete capire, è lui Elia che deve venire. Chi ha orecchi intenda…

Vangelo secondo Giovanni (9-1; titolo: Gurigione del cieco

nato)

E passando vide un uomo cieco dalla nascita. I suoi discepoli lo interrogarono dicendo: »Rabbi,chi ha peccato, questi o i suoi genitori, perché nascesse cieco?» Rispose Gesù: »nè costui nè i suoi genitori hanno peccato, ma affinché le opere di Dio si manifestassero in lui…»

L’Esoterismo nelle religioni:

(di Francois-Xavier Chaboche)

…Certi vescovi, ufficiosamente, ammettono di conoscere ed apprezzare la dottrina della molteplicità delle vite. Ma non rendono pubblica questa loro opinione, nella loro attività pastorale, perché si inchinano ad una assai vecchia disciplina che risale al secondo Concilio di Costantinopoli (nel IV° secolo). In questa occasione infatti si decise di sopprimere l’insegnamento della reincarnazione, ma non lo si condannò…

MISCELLANEA

— I primi cristiani credevano che una stessa anima potesse reincarnarsi ed animare successivamente più corpi, sia umani che animali e anche vegetali (metempsicosi).

— Origene, teologo e Padre della Chiesa cristiana (Alessandria 184 d.C.), usava il termine «metensomatosi» ed era convinto, come è noto a tutti, della realtà delle incarna-zioni successive.

— Goethe dichiarava: «sono certo che, come mi vedete, ho già vissuto cento volte, e spero anche di tornare ancora cento volte.»

— Gli indigeni australiani attribuiscono il concepimento non all’atto sessuale, ma all’ingresso nel corpo della donna di uno spirito disincarnato.

— Platone concepì le successive reincarnazioni come necessarie per epiare una colpa originaria di modo che all’anima fosse concesso di ritornare nel mondo delle idee, in uno stato di eterna ed immutabile beatitudine conseguita mediante la contemplazione della verità.

– Plotino descrive l’incarnazione dell’anima nel corpo come desiderio di meglio individuarsi, ma nel suo passaggio da un corpo all’altro l’anima scopre che questa individualità altro non è che inferiorità. Allora per riscattarsi essa percorre la via ascetica fino all’estasi, in cui l’Uno annulla la sua individualità unendola a se stesso.

— In Occidente la prima enunciazione concernente la reincarnazione si attribuisce a Pitagora, il grande filosofo della Magna Grecia vissuto intorno al 500 a. C. Ma in realtà la reincarnazione fu rivelata a Pitagora dall’oracolo di Delfi. Il filo-sofo, appena lasciato l’oracolo, disse al suo amico Clinia che l’aveva atteso fuori: «La verità la dirò a te per primo. Sappi dunque che l’uomo perisce come materia, ma come uomo non muore mai. Lo Spirito, allorché è sciolto dal corpo, va errando, finché non entra in un altro corpo che lo rivesta. E così, attraverso le diverse vite successive, si purifica ed espia le colpe sino a che giunge alla purezza suprema e, allora, si rifugia nell’eterna gioia accanto agli Dei».

— Scrisse Schopenhauer (Parega e Paralipomena. vol. IL Cap. XV): «Se un asiatico mi domandasse la definizione dell’Europa sarei obbligato a rispondere: è quella parte del mondo infestata dall’incredibile illusione che l’uomo Sia stato creato dal nulla e che la sua nascita sia la sua prima venuta nella vita».

— E Cicerone (De senectute): «Altra possente prova che gli uomini conoscono molte cose prima della nascita è la loro capacità, nella tenera infanzia, di afferrare fatti innumerevoli con una rapidità tale che dimostra come essi non ricevono questi fatti dentro di loro per la prima volta, ma li ricordino e li richiamino alla mente».

— Il Corano: «Dio genera gli esseri e torna a inviarli nuovamente più e più volte, fino a quando risalgono a Lui».

– Olimpiodoro, storico (V sec. d. C.): «Che i vivi e i morti derivino gli uni dagli altri, Platone è giunto a comprenderlo per la testimonianza degli antichi poeti. Coloro, intendo che ci insegnarono le stesse cose di Orfeo quando cantava: Le stesse identiche anime sono padri, figli, e onorate mogli e figlie dilette».

— Ovidio (43 a. C. – 17 d. C.) in Metamorfosi: «Orazio! Colpito dalle avvisaglie della gelida morte, perché temi lo Stige?… Le anime non sono soggette alla morte: e una volta lasciata la precedente dimora, abitano per sempre nuovi luoghi e, là ricevute, continuano a vivere…»

— Charles Dickens (1812-1870) in David Copperfield: •Tutti noi abbiamo esperienza di una sensazione che ci assale di quando in quando: quella di stare dicendo o facendo cosa già detta o fatta prima in un tempo remoto (di avere già avuto attorno, nebulosi secoli fa, gli stessi volti, e oggetti e circostanze) e di sapere perfettamente ciò che sta per essere detto, come se ce ne ricordassimo all’improvviso!»

— Soeren Kierkegaard (1813-1855) in Residui letterari del 1842: «Scrivi» disse la voce, e il profeta rispose:» Per chi?» La voce disse: «Per i morti, per coloro che avete amato nell’antichità». Mi leggeranno? «Certo, poiché essi torneranno come posteri».

— Tolstoi (1828-1910) in il circolo di lettura; «Le opere della vita precedente danno un orientamento alla vita attuale. Questo è ciò che gli indù chiamano karma».

— San Girolamo (340-420) in Epistola a Dernetriade: «Fin dai tempi antichi, la dottrina della trasmigrazione è oggetto di insegnamenti segreti a esigui gruppi di persone, in quanto verità tradizionale da non divulgarsi».

-Sant’Agostino (354-430) in Le confessioni: «Dimmi, Signore… dimmi se la mia infanzia successe ad altra mia età morta prima di essa?»

PER COLORO CHE VOGLIONO APPROFONDIRE

Bibliografia sintetica sulla reincarnazione. Non tutti i lavori elencati sono importanti; altri, forse interessanti, non sono stati inclusi poiché ci sono mancati i riferimenti bibliografici. Per la letteratura in lingua inglese si consiglia la bibliografia, veramente estesa, pubblicata da Ian Stevenson nei due libri •Reincarnazione, 20 casi a sostegno» (Armenia) e »Bambini che ricordano altre vite», libri che riteniamo fondamentali per qualsiasi ricerca sull’ipotesi reincarnativa. Sono stati esclusi gli innumerevoli testi, più o meno insignificanti, di cui è disseminata la bibliografia sull’argomento.

BIBLIOGRAFIA

ANDERSON A.J., L’anima umana e la reincarnazione, Ars Regia Milano, 1908.

ASSAGIOLI R., PSICOSINTESI. Armonia della vita, Edizioni Mediterranee, Roma, 1971.

ATKINsom W.W., La reincarnazione e la legge del karma, Bocca, Milano, 1951.

BALLESIO U. Rincarnazione, Luce e Ombra 1928, Agosto, pag. 378.

BESANT A., Réincarnation, Paris, 1904.

BESANT A., Il karma o l’enigma del destino, Sirio, Trieste, 1967. BRAZZINI P., Dopo la morte si rinasce?, F.11i Bocca, Torino, 1952.

BRUERS A., In tema di rincarnazione, Luce e Ombra 1913, Ottobre, pag. 433.

BHAGAVAD GITA, Astrolabio, Roma, 1964.

BRATINA E., La reincarnazione documentata dalla Religione, Filosofia e Scienza, Trieste, 1972.

BERNSTEIN M., Alla ricerca di Brtdey murplay, Storia di una donna che visse due volte, Milano, 1958.

CHATLERJI 1.C., Filosofia esoterica Alaya, Milano.

CHEVREUIL L., Le vite anteriori, Bibl. dei curiosi Roma, 1934.

CERMINARA G., EDGAR CAYCR Uomo e medium karma e la rein-carnazione), Edizioni Mediterranee, Roma, 1975.

DES GEORGES A., La réincarnation des tmes selon les traditions

orientales et occidentales, Paris, 1966.

DAVID-NEEL A., Immortalité et réincarnation, Doctrines et pratíques.

Chine, Tibet, Inde. Plon, Paris, 1961.

DE ROCHAS A., Les vies successives, in Annales des Sciences psy-chiques. 1911-1924.

DE BEAUVAIS E., Le chevalter errant. (Étude critique de la réincar-nation). Paris, 1922.

DENIS L., Dopo la morte, Roma 1913.

DELANNE, Documents pour l’étude de la reincarnation, Paris, 1924.

Dt-rroRE U., L’altro regno. Enciclopedia di metapsichica, di para-psicologia e di spiritismo, a cura di U.D., Milano, 1973,

DI SIMONE G., In tutti i volumi sull’Entità A delle edizioni

Mediterranee, Roma.

ELIADE M., Il mito dell’eterno ritorno. Rusconi, Milano, 1975.

FEDI R., L’ipotesi della reincarnazione, Luce e Ombra, 1928, dic.

n. 559.

FLAMMARION C., La morte e il suo mistero, 3 volumi, Sonzogno,

Milano, 1937.

JANET P., Nevroses et idée fix 1909

JANET P., Les médications psychologiques, 1922.

jINARAJADASA C., Il mistero della vita e della forma, Sirio, Trieste, 1956.

JINARAJADASA C., Il suo nome, Genova, 1913.

HEAD j., CRASTON S.L., La reincarnazione. Longanesi, Milano, 1973.

YOGANANDA, Autobiografia di uno yogi. Astrolabio, Roma, 1966.

KELSEY D., GRANI J., La catena delle esistenze, Astrolabio, 1969.

LEONI F., KARMA, Storia di una reincarnazione, Roma, 1969/1989

LETTERE DI S. GEROLAMO. 4 volumi, Roma, 1964.

LUTOAS KANSKI W., Preesistenza e reincarnazione, F.11i Bocca, 1931.

MIRANDA G., Della reincarnazione. Luce e Ombra 1914, feb. pag.

49, marzo pag. 97, aprile pag. 161.

MACALUSO G., La reincarnazione, verità antica e moderna, Roma,

1968.

MAGRE M., La morte e la vita futura. Laterza, Bari, 1933.

MERCIER D. E ALTRI, Corso di filosofia.Due volumi, Firenze, 1928.

MYERS F.W., La personalità umana e la sua sopravvivenza, Roma, 1949.

OSBORN A.W., Il senso dell’esistenza personale alla luce dei feno-meni paranormali e dell’esperienza mistica, Roma, 1970.

PAPUS, La réincarnation, Paris, 1953.

PAPUS (DR. ENCAUSSE G.), La reincarnazione e la metempsicosi, Milano, 1945. •

PILONE-CHIOSO C., Si muore e si rinasce?, Roma, 1930.

PICONE-CHIODO C., Il destino dell’anima dopo la morte, Domodossola, 1947.

PLATONE, I dialoghi. 3 volumi. Rizzoli, Milano, 1953.

RAMACHARAKA, La vita dopo la morte,F.11i Bocca, 1939.

RÉGNAULT H., Tu revivras, Paris, 1926.

Ricci C., RINASCITA; BESANT A., La reincarnazione, Maya, Milano.

ROTONDI A., Saggezza dell’Oriente, Roma, 1962.

RUNES D., Dizionario di filosofia, Martello, Milano 1963.

SABY E., La réincarnation, Les éditions Amour et Vie, Bagnolet,

1964.

SPENCER LEWIS H., La mansiones del alma. La conception cosmi-ca. Buenos Aires, 1961.

STEVENSON I., Reincarnazione, 20 casi a sostegno, Milano, 1975.

STEVENSON I., Bambini che ricordano altre vite, Mediterranee,

Roma, 1991.

STEINER R., Le manifestazioni del karma Antroposofica, Milano,

1974.

TRESPIOLI G., Rincarnazione, Hoepli, Milano, 1936.

UPANisHAo, Ediz. Boringhieri, Torino, 1968.

VOLDBEN A., La reincarnazione, verità antica e moderna,

Mediterranee, Roma, 1991.

WEiss-B., Molte vite molti maestri, 1990.

WHirroNi L.S. E FISCHE., Vita tra le vite, 1988.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *