Seconda indagine: metodo “voice print» (Prof. G. Sacerdote 1973)
……… “allego alla presente alcuni rilievi eseguiti con lo spettrometro automatico noto come “sonograph.” o “visible speech” o “voice print”.
Si tratta sempre dello stesso apparecchio che viene in molti casi utilizzato nei problemi di identificazione, anche se talvolta si ricorre ad altri mezzi tecnici.
I rilievi con “sonograph” possono eseguirsi con modalità diverse: con filtraggio ristretto (narrow filter) che mette in evidenza anche le variazioni melodiche della voce e con il metodo dei contorni del quale allego due esempi.
Ricordo brevemente che in questi diagrammi le ascisse indicano i tempi e le ordinate le frequenze. Le scale sono le stesse per tutti i rilievi: gliele ho riportate sul rilievo n. 2 “il principio è questo”.
I rilievi si riferiscono alla stessa frase ripetuta due volte all’inizio della musicassetta: con uno indico la prima voce, con due la seconda.
Ho esaminato le seguenti parti: ” il principio è questo”
” cronologiche degli eventi e dei fatti” ” esse sono sempre perfette”
L’esame comparativo dimostra fra l’altro un ritmo di articolazione molto più lento nella 2 voce , un tessuto melodico più ricco in 2 che in 1, una frequenza fondamentale notevole più elevata in 2 che in 1.
Dai due diagrammi di contorno si rileva, anche ad un esame superficiale una notevole differenza di comportamento: la differenza fra le due voci risulta nella “s” di “questo”; nella voce 2 sono evidenti molte componenti di frequenza da 2.000 a 3.000 Hz, che mancano completamente nella voce 1.
Ritengo tutti questi elementi sufficienti per stabilire una differenziazione nelle due voci.