Corrado Piancastelli (1930-2014) napoletano, laureato in Lettere, psicoterapeuta di orientamento frommiano, giornalista, è stato poeta e scrittore impegnato oltreché saggista e parapsicologo – caposcuola riconosciuto della Parapsicologia Umanistica. Fu fortemente interessato ai temi metafisici e psicologici concernenti l’esistenza e il divenire dell’Essere, verso i quali praticò un profonda ricerca sia scientifica sia interiore (Piancastelli per esempio si è interessato a lungo di tossicodipendenze e di psicologia su base – appunto – frommiana), ciò soprattutto come modalità espressiva, esistenziale e sensitiva dell’intera sua vita. Piancastelli è stato presidente sia del CIP – Centro italiano di Parapsicologia sia della Fondazione ISUP (Istituto di Socio-psicologia Umanistica e Psicoterapia) ed è considerato – appunto – il capo-scuola della Parapsicologia Umanistica, cioè di quell’insieme di studi e di ricerche intorno al problema dell’Anima che Piancastelli promosse su basi neuroscientifiche e filosofiche. In questa veste di esperto curò il volume “Proposte per una parapsicologia alternativa” pubblicato dalle Ed. Mediterranee di Roma nel 1988. Nella sua vita vi fu un periodo che non voleva apparisse e fu quando per la Regione Campania si dedicò ai coordinamento dei programmi per il recupero dei tossicodipendenti.
Corrado Piancastelli è stato autore di una quindicina di libri tra i quali il saggio – documento “L’uomo come progetto”, “La condizione marginale dell’Angelo“, “Il gesto poetico” ecc. Si occupò di varie biografie utilizzando il metodo psicanalitico (tra queste si occupò in particolare di Berto, Rea, De Filippo). Come presidente del CIP curò quattro monografie su tematiche filosofiche e paranormali, testi questi costituenti i volumi su base annuale del CIP. Scrisse ancora la sua autobiografia “Il sorriso di Giano” (Ed. Mediterranee, Roma, 1991), nel quale per la prima volta rivelò di essere il medium dell’Entità A (Andrea). Compilò inoltre anche due pregevoli libri di poesia (“Ricerca d’immagine” e “Canzoni d’amore per Prodena“). Produsse ancora una ricerca storico – scientifica sullo scioglimento del sangue di San Gennaro. Elaborò inoltre decine di lunghi saggi tutti pubblicati in atti di
congressi e antologie varie. L’ultimo suo libro, molto importante per lui, fu “Il fumatore di pipa“, pubblicato postumo, testo che fu preceduto da un altro libro “In una notte come questa“, riguardante studi sulla visione interiore.
Piancastelli ha diretto per vent’anni la prestigiosa rivista letteraria partenopea ” Uomini e Idee“, oltre alla rivista di psicanalisi “Quaderni reichiani“. Nella sua qualità di giornalista professionista ha collaborato alle pagine culturali de “Il Mattino” e “Giornale di Napoli”. In questa veste ha vinto un Premiolino Giornalista Mese, assegnatogli dal famoso Bagutta per un’inchiesta – volume su “La crisi della letteratura meridionale“, Nel 1968 sempre dal Premio Bagutta fu premiato come miglior giornalista dell’anno. Per le sue attività ricevette per ben due volte il Premio Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Piancastelli fu anche finalista al Premio Viareggio per la poesia.
Prova di risposta